Dopo un bel po' di tempo ho deciso di lasciare due righe sul mio vecchio blog, abbandonato da tempo...
Un po' perché avevo voglia di rimetterlo in moto, un po' perché la questione delle onde gravitazionali va comunicata in quanti più modi possibili. A costo di ripetersi, insomma. Ecco perché qui sotto riporterò un post letto poco fa su Facebook ed edito da Luca Perri, un Dottorando di ricerca presso Università degli Studi dell'Insubria e Dottorando di ricerca presso INAF Osservatorio Astronomico di Brera, che io non conosco di personale. L'originale comunque sta qui (e ha già raggiunto oltre 13.000 "mi piace").
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Procederò con ordine e calma interiore.
- 1,3 miliardi di anni
fa, dopo un bel balletto a spirale, un buco nero (una cosa invisibile
perché risucchia tutto, luce compresa) la cui massa era 29 volte quella
del Sole si è "fuso" con uno di 36 volte la massa solare. Tutto questo
ha dato origine ad un bucone rotante di 62 masse solari. Ma 29+36=65,
quindi che fine ha fatto la massa rimanente? È stata convertita, in una
frazione di secondo, in onde gravitazionali. Immaginando lo spazio-tempo
come l'acqua di uno stagno, il processo è stato simile alla formazione
di increspature circolari sulla superficie a seguito della caduta di un
sasso. Solo che stavolta il processo ha avuto un picco la cui potenza
era 50 volte quella di tutte le stelle dell'Universo visibile.
- 100
anni fa, nel 1916, un sociopatico dall'aspetto simpatico e tutto
sommato intelligente, tale Albert Einstein, pubblica una teoria
all'apparenza astrusa ed insensata. Fra le altre cose, prevede che la
luce possa essere influenzata dalla gravità, spianando la strada verso
la nascita dell'idea di buco nero. La teoria prevede inoltre l'esistenza
di onde gravitazionali, capaci di deformare lo spazio-tempo. Non solo:
le sue equazioni ne descrivono per bene il comportamento. Un po' come se
io prevedessi che il lardo di Colonnata curerà il cancro, e vi dicessi
anche nello specifico in che modo. Io sono esperto di suini tanto quanto
Einstein lo era di fisica, quindi secondo me dovreste fidarvi della mia
previsione e basta. So però che non lo farete, e vorrete verificarlo,
prima di regalarmi la gloria e la fama eterna. Anche i fisici non si
fidarono di Albert. Grazie al cielo, la Scienza funziona così. Se però
un consiglio lo volete accettare, il lardo è tutta salute.
- Nei
decenni successivi, le varie buffe previsioni di Einstein vengono tutte
verificate, a parte sta cosa delle onde gravitazionali. Allora sono anni
che ci fidiamo di Einstein senza avere un qualcosa di certo al 100%?
Posto che nella Scienza le certezze non esistono, in realtà quella
teoria ci ha portato ai satelliti, ai cellulari, ai laser e a qualche
fonte di energia (pure a una bomba, ma quella è mica colpa di
Albert...), quindi diciamo che era abbastanza affidabile. Il problema è
che le deformazioni da misurare per verificare le onde gravitazionali
hanno dimensioni di frazioni di un atomo (frazioni minuscole di un
atomo) e vanno misurate con strumenti enormi e complicatissimi.
Sempre negli stessi decenni, gli scienziati provano a verificare
l'esistenza dei buchi neri, e qualche metodo indiretto lo trovano pure.
Ma dannazione, sono neri. E lo spazio pure. Si avanza l'idea che possano
esistere dei buchi neri rotanti e anche sistemi di due (binari) o più
buchi. Ma indovinate un po'? Anche tutta sta roba è nera.
- 32 anni
fa, nel 1984, tali Rainer Weiss e Kip Thorne (quello che ha spiegato a
Nolan come fare il buco nero di Interstellar e prendersi un premio Oscar
per gli effetti speciali) decidono di fondare LIGO, un progetto per
costruire due rivelatori di onde gravitazionali da 4 km di lato.
-
14 anni fa, nel 2002, si inizia a costruire queste due orecchie per
mettersi all'ascolto del cosmo. Ci vorranno due anni per far partire la
versione di prova degli aggeggi. LIGO verrà poi spento per 7 anni, in
modo che 1000 scienziati possano potenziarlo e dare vita ad Advanced
LIGO.
- 5 mesi fa, il 14 settembre 2015, proprio nei giorni in cui
si accendeva Advanced LIGO, le due orecchie hanno captato un segnale.
Un'onda gravitazionale prodotta 1,3 miliardi di anni prima e che,
proprio in quel momento, stiracchiava la Terra. Quando si dice il
tempismo con la C maiuscola! Poiché, si diceva, nella Scienza fidarsi è
bene ma col cavolo che lo faccio, gli scienziati frenano gli entusiasmi e
si analizzano per bene i dati per mesi, giorno e notte, prima di dire
cose smentibili e fare figure barbine tipo dire che i neutrini sono più
veloci della luce mentre percorrono un tunnel sottovuoto che collega le
orecchie di un ministro della Repubblica.
- Ieri, 11 febbraio 2016,
durante una conferenza in diretta mondiale, 5 persone hanno mandato in
visibilio migliaia di fisici nel mondo, facendo quelli che ce l'hanno
più lungo degli altri, l'interferometro. Ci sta, io sarei stato molto
meno composto.
Dunque, ricapitolando, in un colpo solo abbiamo:
1) l'esistenza provata delle onde gravitazionali;
2) la conferma sperimentale dei sistemi binari di buchi neri;
3) la conferma che i buchi neri possono fondersi;
4) la prova dell'esistenza dei buchi neri rotanti;
5) un tizio dalla barba improbabile che, dopo essersi preso un Oscar, si prenderà un Nobel.
Ora, se davvero non cogliete la poesia di tutto ciò e il motivo della
nostra gioia, se davvero pensate che sia tutta un'inutile perdita di
tempo e soldi (ma poi non avete nulla da ridire, ad esempio, sul cachet
di Gabriel Garko a Sanremo o sullo stipendio di Cristiano Ronaldo), se
davvero tutto ciò che vi viene in mente non è un "Poffarbacco che
puffata puffosissima!" ma un "Ma a me cosa serve?", beh, mi spiace
davvero per voi.
Lasciate però che sia io a farvi un paio di
domande. A cosa serve la musica? A cosa serve lo sport in tv? E
Masterchef? A cosa servono la letteratura e la lingua? In fondo non si
viveva malaccio, quando si grugniva nelle savane centroafricane
mangiando carne cruda.
Comunque, la prossima volta che vi
guarderete Interstellar grazie a un laser che legge un Blu-ray (e che
funziona con l'energia elettrica proveniente dai reattori francesi) o al
satellite di Sky, magari commentandolo con gli amici al cellulare,
pensate gran parte di ciò che avete deriva da quei fisici disadattati
sociali che oggi festeggiano mentre voi li insultate perché bruciano i
soldi che vorreste giocarvi sulla schedina del campionato.
Ah,
un'ultima cosa: quel luogo in cui fate i leoni da tastiera sputando
giudizi, quella cosa che si chiama internet, ve l'hanno dato i fisici. E
anche la tastiera. E il computer.
Ora scusatemi, vado a stappare un'altra Tassoni e a continuare i festeggiamenti.
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