Gabriele Lolli, docente di logica e di filosofia della matematica (alla Scuola Normale Superiore di Pisa), ha pubblicato mercoledì scorso un bell'articolo su "Tuttolibri" de "La Stampa", facendo alcune considerazioni sulle Lezioni Americane di Italo Calvino. Il titolo di questo post è preso dall'articolo in questione.
Quel libro di Calvino fu una delle mie letture da studente universitario e influenzò non poco la mia decisione di abbandonare Ingegneria per iscrivermi a Matematica. In particolare fu il capitolo denominato "Esattezza" a colpirmi. E proprio di questo parla, con interessanti suggestioni, Gabriele Lolli.
Credo proprio che il suo libro sulle Lezioni Americane finirà nel mio scaffale, a fianco a quello di Italo Calvino.
Muovendo dalla dichiarazione di Calvino secondo la quale "l'atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono: entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e di invenzione", Gabriele Lolli scopre che le Lezioni americane possono essere lette come una parabola della matematica e che gli argomenti in esse trattati (Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità) sono proprietà essenziali del pensiero matematico creativo.
Ecco il link: http://www3.lastampa.it/fileadmin/media/settimanali/tuttoscienze/PDF/2.pdf
Buona lettura
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